Terre del lamone
La rigogliosa valle nel cuore verde dell’Emilia Romagna
News
Le ultime notizie sulle Terre del Lamone
Long e’ Fion 2020
Leggi di Più
Problemi di Conservazione Delle Zone Umide d’Acqua Dolce Del Fiume Lamone
Leggi di Più
Fiumi Uniti per tutti
Leggi di Più
Partecipazione nei contratti di fiume
Leggi di Più
Fiumi Uniti & Terre del Lamone
Leggi di Più
Il Manifesto del lamone
Il percorso più diretto che collega Ravenna e Firenze, nel tratto Romagnolo, costeggia il Fiume LAMONE
Il Fiume è punteggiato da piccoli agglomerati urbani, e le comunità che si raccolgono attorno ai fiumi costituiscono un patrimonio inestimabile, ciascuna con le proprie abitudini, i propri ritmi, le proprie attività.
I fiumi uniscono e vivificano il territorio, poichè nei fiumi scorre l’acqua e nei loro alvei fluiscono anche la storia, la cultura, l’identità delle comunità residenti. E fluisce in alcuni casi anche la vita, la formazione culturale e l’identità di grandi personaggi. Le terre attraversate dal fiume Lamone, infatti, sono anche le Terre di Dante, ovvero luoghi che il Sommo Poeta ha visitato nel suo cammino da esule e che oggi possono aiutare a ricostruire la sua storia ed immaginare quanto di ciò che egli ha visto con i propri occhi possa aver ispirato la stesura delle sue immortali opere letterarie.
E’ imponente il patrimonio storico disseminato nel territorio: dal Teatro degli Animosi di Marradi, al Collegio S.Giuseppe di Fognano; dalle Rocche di Brisighella e Modigliana, alle Botteghe Ceramiche di Faenza; dalla Piazza Nuova, le pievi e i conventi di Bagnacavallo, a Palazzo San Giacomo di Russi; fino agli innumerevoli monumenti di Ravenna, senza escludere i musei ed i centri di educazione ambientale.
Le attrattive naturalistiche ed ambientali rappresentano una caratteristica rilevante del territorio del Lamone, il cui impluvio comprende anche parte di tre parchi naturali: Foreste Casentinesi, Vena del Gesso Romagnola e Delta del Po, con luoghi unici come le zone umide a nord di Ravenna.
Tradizioni come il Mosaico a Ravenna, l’Intreccio delle Erbe Palustri a Villanova di Bagnacavallo, la Ceramica a Faenza, la Tela Stampata a Ruggine, il Merletto a Brisighella, e la produzione e lavorazione della Canapa di Russi simboleggiano la Storia, la Cultura, le Identità delle Terre del Lamone.
Culla di cultura, di stili di vita, di qualità, il percorso è costellato da eccellenze gastronomiche quali il Tortello di Patate di Casaglia, i Marroni di Marradi, l’Olio di Brisighella, il Bartolaccio di Tredozio, il Mandorlato al Cioccolato di Modigliana, il Bursôn antico vitigno di Bagnacavallo, il Bèl e Còt e i cappelletti e la piadina impareggiabile di queste Terre.
Tutto ciò offre opportunità per la fruizione Culturale, Turistica, Gastronomica, Educativa, Ricreativa e Sportiva di tutto il territorio attraversato dal Lamone. Tali elementi possono rivelarsi “giacimenti” e risorse economiche produttrici di ricchezza e benessere, qualora integrate e promosse all’interno di un contesto paesaggistico riqualificato.
Ciò è ancora più vero oggi, con l’approvazione da parte della Regione Emilia-Romagna della nuova legge sul turismo, che identifica le “destinazioni turistiche di area vasta” come cornice nella quale sviluppare progetti e iniziative in cui valorizzare i territori e i relativi entroterra.
Entroterra da sempre considerati elementi secondari e che, invece, se adeguatamente collegati fra di loro anche dal punto di vista della promozione turistica, possono rappresentare il valore aggiunto che può aiutare ad attrarre turisti con interessi diversificati e da tutti i Paesi del Mondo.